Grande coalizione, grande imbroglio
Il risultato elettorale tedesco ed il consolidamento dell'opzione centrista
di Valerio Torre
L'ultimo anno di vita del governo "rosso-verde" di Gerhard Schroeder è stato molto sofferto: le elezioni locali in vari land tedeschi (da ultimo, quelle svoltesi in Nordreno-Westfalia) marcavano sconfitte su sconfitte della Spd (il partito socialdemocratico del premier) che subiva inoltre importanti scissioni (la più significativa delle quali quella di Oskar Lafontaine) e vedeva nascere alla sua sinistra una nuova formazione politica (la Wasg, sigla che sta per "Alternativa elettorale per il lavoro e la giustizia sociale", in cui erano confluiti, appunto, transfughi dell'ala sinistra della Spd e sindacalisti), mentre cresceva il peso politico dell'Unione Cdu-Csu, guidata da Angela Merkel, proiettata dai sondaggi verso una vittoria travolgente contro lo stesso Schroeder. Insomma, c'erano tutte le condizioni perché di qui al 2006 si determinasse un progressivo logoramento della coalizione di governo ed infine un suo rovesciamento ad opera della sfidante di centrodestra.