Partito di Alternativa Comunista

Verso la rifondazione della Quarta Internazionale!

Verso la rifondazione della Quarta Internazionale!

La collocazione internazionale del PdAC

di Valerio Torre

“Il Congresso nazionale valuta positivamente il complessivo percorso che, nell’ottica della costruzione del partito sul piano internazionale, ha condotto Progetto Comunista - Rifondare l’Opposizione dei Lavoratori, dopo la rottura con il Coordinamento per la Rifondazione della Quarta Internazionale (Crqi) a seguito della scissione dalla vecchia Amr, ad affrontare e discutere politicamente il quadro delle convergenze e delle divergenze esistenti con le più grandi tendenze internazionali, tra cui la Lit Ci (Liga Internacional de los Trabajadores - Cuarta Internacional), che si richiamano ai principi del trotskismo conseguente, non disdegnando peraltro il confronto anche con altre organizzazioni che si muovono nel quadro del marxismo rivoluzionario; fa proprie tutte le risultanze del lavoro istruttorio relativo alla costruzione internazionale di Pc-Rol sin qui svolto dal GdL Internazionale e dagli organismi dirigenti del partito e, condividendo le Tesi approvate dall'VIII Congresso mondiale della Lit (luglio 2005), delibera di chiedere alla Liga Internacional de los Trabajadores - Cuarta Internacional (Lit Ci) il riconoscimento del Partito di Alternativa Comunista (PdAC) come sezione italiana della Lit Ci, sulla base dei documenti congressuali in discussione e che verranno approvati dal Congresso”.
Lo scorso 6 gennaio, approvando questa risoluzione, fra gli applausi scroscianti e l’entusiasmo alle stelle, la platea dei delegati al Congresso fondativo del PdAC ha deciso di chiedere alla più grande tendenza internazionale che si batte per la ricostruzione della Quarta Internazionale - la Lit Ci - il riconoscimento come sua sezione nazionale del neonato partito rivoluzionario della classe operaia in Italia. Erano presenti in sala come invitati i compagni Angel Luis “Caps” Parras, del Comitato esecutivo internazionale della Lit; Ze’ Maria, principale dirigente del Pstu, sezione brasiliana della Lit, nonché dirigente del sindacato Conlutas; Josè Moreno Pau, dirigente del Prt Ir, sezione spagnola della Lit; Gil Garcia, del Fer Ruptura, sezione portoghese della Lit; nonché i compagni Jan Talpe e Gary Rubin, della Lct Qi, sezione belga della Lit.

La costruzione internazionale del PdAC

Si conclude in questo modo una prima fase del lavoro internazionale che il nuovo soggetto politico ha affrontato negli ultimi dodici mesi, una fase di lavoro intensissimo che - dopo la nostra scissione dal Crqi - ci ha visti impegnati nella costruzione del partito sul piano internazionale, oltre che su quello nazionale: ciò proprio perché non si dà costruzione di un partito comunista se non congiuntamente su entrambi i livelli. Difatti, lo scenario della lotta di classe non è limitato a questo od a quel paese, ma si dipana su scala globale: esattamente perché combattiamo l’idea (propria dello stalinismo) del socialismo in un paese solo, costruiamo il nostro partito intrecciando questo lavoro con quello analogo che compiono altri partiti nel mondo, nel più ampio quadro della rifondazione dell’Internazionale rivoluzionaria - la Quarta - dei lavoratori.
Ed è proprio per questo motivo - perché vogliamo costruirci come direzione rivoluzionaria delle lotte in Italia sapendo che non possiamo esimerci dal costruire, in Italia, la sezione della direzione internazionale delle lotte nel mondo - che, nell’affrontare il difficile compito di far nascere un partito rivoluzionario, ci siamo contemporaneamente impegnati perché esso nascesse come sezione di un’Internazionale rivoluzionaria dei lavoratori - la Quarta, quella fondata da Trotsky sullo sfondo della liquidazione della Terza stalinizzata (in questo senso il numero indica non già un feticcio, bensì un programma e, contemporaneamente, un lascito storico).
Partendo, infatti, dalla considerazione che la rivoluzione proletaria è attuale perché attuali sono le sue premesse oggettive (la crisi della società) e soggettive (l’esistenza di una classe rivoluzionaria), non può non vedersi che la connessione fra tali premesse è stata operata solo dal programma (e dall’Internazionale) trotskista. Solo il programma (e l’Internazionale) trotskista integra la lotta antiburocratica nella prospettiva della rivoluzione anticapitalista e proletaria mondiale: è l’unico programma che oggi - nella dichiarata continuità col bolscevismo dell’Ottobre, con le prime tre Internazionali e con la parola d’ordine principale del marxismo, la dittatura del proletariato - difende esplicitamente la prospettiva storica del socialismo.

Sulla strada della rifondazione della Quarta Internazionale

Per dare una prospettiva di vittoria alla classe operaia occorre partire dal recupero di quel programma e di quell’Internazionale, soprattutto oggi che la crisi congiunta del capitalismo, della socialdemocrazia e dello stalinismo apre uno spazio storico sociale e politico obiettivamente più ampio per il rilancio di quel programma e del suo partito mondiale.
Ci siamo quindi posti, sulla base di queste premesse, l’obiettivo di operare per un raggruppamento sulla convergenza politico programmatica, partendo ovviamente dalle forze che si richiamano al trotskismo conseguente. Dopo un lungo lavoro istruttorio del Gruppo di Lavoro Internazionale e degli organismi dirigenti, ci siamo confrontati con le due più grandi tendenze internazionali che si richiamano ai principi del trotskismo conseguente: la Lit Ci (Lega internazionale dei lavoratori - Quarta Internazionale) e la Ft Ci (Frazione trotskista - Quarta Internazionale), avendo anche un’interlocuzione con altre organizzazioni, tra cui la Frazione di Lutte Ouvrière, con le quali abbiamo allacciato rapporti tendenti a chiarire il quadro delle convergenze e delle divergenze esistenti.
Tali relazioni hanno preso le mosse da una serie di incontri preliminari con dirigenti di queste organizzazioni, scambio di documenti, di articoli che sono stati pubblicati sui rispettivi organi di stampa, discussione sui nostri testi congressuali con la presenza di dirigenti della Lit e della Ft al nostro Consiglio Nazionale. E tutto il percorso fatto ci ha convinti che sia la Lit che la Ft potessero essere parte - al di là di divergenze su aspetti relativi alla tattica, che a nostro avviso non intaccavano la comune elaborazione teorica e visione strategica - di un processo di aggregazione come percorso verso la rifondazione della Quarta Internazionale. In questo senso, ci siamo resi promotori di un incontro con delegazioni dell’una e dell’altra tendenza proponendo come terreno di discussione, tra gli altri, le nostre tesi congressuali. Tutto ciò, naturalmente, allo scopo di fornire, sia agli organismi dirigenti che all’intero nostro corpo militante, elementi di riflessione perché il Congresso potesse assumere una meditata decisione sulla nostra collocazione internazionale.
Si può certamente dire, senza enfasi, che quest’obiettivo - l’elaborazione davvero collettiva della scelta circa la collocazione internazionale del PdAC - è stato raggiunto: al Congresso (ma anche nella precedente fase istruttoria) la discussione sui temi internazionali e sulla nostra collocazione nel panorama delle tendenze che si richiamano ai principi del marxismo rivoluzionario ha veramente attraversato tutto il tessuto della nostra organizzazione; la discussione dei delegati su questo punto è stata appassionata e partecipata, con l’apporto di ulteriori elementi di riflessione per la successiva deliberazione congressuale.
Il dibattito si è concluso con la richiesta di adesione alla Lit, poiché la platea ha non solo valutato, nel complesso del dibattito, che le posizioni da quest’ultima espresse siano più in consonanza con la nostra elaborazione politica, ma soprattutto avendo maturato la consapevolezza che questa scelta, anche per le modalità con cui si è prodotta (la discussione franca, fraterna e leale, il confronto senza secondi fini sulle rispettive posizioni), costituisce realmente un progresso sulla strada della rifondazione della Quarta poiché, appunto, si tratta di un processo di aggregazione basato sulla chiarezza programmatica.
L’importante decisione di chiedere alla Lit il riconoscimento del PdAC come sua sezione nazionale non significa certo chiudere la discussione con la Ft e con le altre organizzazioni. Al contrario: è nostro intendimento proseguire, come parte della Lit, il dibattito e l’interlocuzione con tutte quelle tendenze che condividono i principi del marxismo rivoluzionario al fine di favorire processi di aggregazione come parte del percorso della rifondazione della Quarta Internazionale, secondo il metodo che rivendichiamo nelle nostre Tesi.
Il tentativo di raggruppamento da noi posto in essere costituisce senza dubbio un passaggio centrale nel processo lungo e difficile della rifondazione della Quarta Internazionale; ed indica un metodo di costruzione del partito mondiale basato sul tentativo costante di raggruppare i rivoluzionari sulla base del programma, superando quel settarismo e quella presunzione di autosufficienza che sono purtroppo molto diffusi e che costituiscono una delle cause della frammentazione attuale dei trotskisti conseguenti.
In questo senso, riteniamo che la lunga e difficile strada della rifondazione dell’Internazionale rivoluzionaria dei lavoratori passi attraverso l’interlocuzione che, a partire dalla scelta di collocazione internazionale che abbiamo fatto in questo Congresso, vogliamo continuare ad avere con tutte quelle tendenze che condividono i principi del trotskismo conseguente, sfidandole ad abbandonare il settarismo ed il dogmatismo per discutere e confrontarsi su una base programmatica.
Con la richiesta di affiliazione del PdAC alla Lit si chiude, come detto, una fase. E, da questo punto di vista, se ne apre subito un’altra: quello appena segnalato dovrà essere il compito immediato sul piano internazionale del lavoro politico del partito che è nato a Rimini.



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